«Rileggere i segni del battesimo due volte alla settimana, il martedì e il venerdì: olio, acqua, veste, candele, effathà… e concludere il breve itinerario alle soglie della Settimana Santa. Un’idea pensata per la scuola d’infanzia, ma, essendo un percorso battesimale, è sembrato poi utile proporla a tutti».
La condivide don Davide Carraro, parroco di S. Tiziano, Stretti di Eraclea, e S. Maria del Carmelo, Cittanova, e vicario foraneo di Eraclea. Queste mattine puntualmente trasmetteva, da vari punti della chiesa di S. Maria Concetta di Eraclea, un video messaggio: uno-due minuti per scandire la novena che prepara alla festa dell’Annunciazione.
«Teniamo i contatti attraverso i canali social», conferma don Carraro. «Proponiamo diversi momenti di preghiera per i nostri giovani, e non solo. Ma li utilizziamo anche per informare. Ho inviato, ad esempio, un messaggio audio per spiegare il recente decreto della Penitenzieria Apostolica sulle speciali indulgenze in tempo di coronavirus».
Chi però non è raggiungibile sui social? «Spesso sono mezzi con cui si perde solo tempo e comunque li si utilizza male. In questi frangenti stiamo vedendo che se ne può fare anche un uso responsabile e vantaggioso, appunto, per la pastorale. Incoraggiamo i giovani, proprio attraverso questi canali, a farsi a loro volta portatori di informazioni e messaggi di speranza verso quelle persone, soprattutto anziani, che non li possono adoperare».
Al momento la chiesa di Stretti è aperta, affidata alla cura delle suore. «Quella di Cittanova resta chiusa, anche durante la settimana, perché comunque è isolata. Mentre rimane aperta quella di Ca’ Turcata. E quella di Eraclea, s’intende», dove la gente continua a entrare a pregare senza accusare troppo il colpo, almeno stando al numero di candele accese. «Si respira voglia di ripartire; ma nello stesso tempo la gente vive la situazione con prudenza e senso di responsabilità».
Gli spostamenti sono diradati. «Mi muovo per le sepolture o se proprio serve. Sono in contatto con i preti del Vicariato naturalmente, con cui ci vediamo spesso. Per il resto rimango qui a Eraclea».
Un’ultima iniziativa… «La benedizione dei nostri cimiteri, venerdì prossimo. Un segno importante per chi assieme al lutto sofferto in questi giorni, non ha nemmeno potuto celebrare il funerale».
Giovanni Carnio