Anche se la Lombardia sta annunciando un lieve rallentamento dell’epidemia, il Veneto mantiene prudenza. E lo fa a partire dai numeri resi noti dal report della Regione Veneto, che aggiorna la situazione alle ore 17 di lunedì 23 marzo.
Sono 1.599 le persone ricoverate: un numero molto alto, corrispondente alla capienza di due ospedali e cresciuti, rispetto a ieri sera alla stessa ora, di 154 unità.
È aumentato il numero di chi non si trova in condizioni critiche (oggi sono 1.305 persone) e di chi invece purtroppo lo è e ha bisogno della terapia intensiva: sono 294 pazienti.
L’ospedale più impegnato resta quello di Treviso, con 156 ricoverati, 21 dei quali in rianimazione. Ma è Borgo Trento, a Verona, a ospitare il maggior numero di persone in terapia intensiva: 36.
È salito anche il numero dei decessi: attualmente sono 210, in poco più di un mese (dal 21 febbraio). E sono 24 più di ieri.
Oggi non è aumentato di molto, invece, il numero delle persone dimesse perché guarite: sono passate da 320 a 339.
In salita di quasi quattrocento unità i tamponi positivi: oggi il loro numero, in tutta la regione, è di 5.638.
Da questi discende l’altro numero (15.376 persone) per le quali è disposto l’isolamento domiciliare: sono i casi positivi ma asintomatici o con lieve sintomatologia, cui si aggiungono i parenti conviventi e i contatti più stretti.