Mercoledì delle Ceneri e il giovedì seguente avevano portato per le case un libretto per la Quaresima dell’Ufficio Missionario. Così ora, in tempo di magra per le restrizioni in vigore, don Antonio Biancotto, parroco di San Cassiano e San Silvestro, a Rialto, e don Gianpiero Giromella, suo collaboratore, partono da questo testo per un breve momento di preghiera a due voci, ogni sera. Lo chiamano “Angolo della Speranza”, perché alla fine, dopo la benedizione e un’Ave Maria, c’è un “saluto col sorriso”.
“Sapete qual è il colmo per…?”: due colmi ogni volta per provare a sollevare il morale. Tutto registrato e inviato via whatsapp ai catechisti e, da loro, attraverso i genitori, ai bambini del catechismo. Che non mancano di suggerire altre freddure, poi condivise nei successivi appuntamenti di preghiera.
Anche un modo per tentare di reagire a «un certo clima di apprensione e angoscia ben palpabile qui a Venezia».
«Da quest’ultima settimana – prosegue don Biancotto – ai bambini e ragazzi che si preparano alle tappe dell’iniziazione cristiana inviamo le schede della prima confessione, della prima comunione e della cresima, con un messaggio registrato che le spiega, in modo da sfruttare comunque questo tempo». Continua poi a essere pubblicato sui vari gruppi il foglietto parrocchiale.
Tra le iniziative in evidenza, infine, un momento di meditazione, ogni giovedì, su ognuna delle ultime sette parole pronunciate da Gesù in croce. La riflessione è registrata su audio. Giovedì scorso, per esempio, ed eccezionalmente, erano accorpate due meditazioni su queste parole: “Oggi sarai con me nel paradiso…” e “Donna, ecco tuo figlio! …Ecco tua madre!”.
E l’adorazione a San Silvestro? «Provvisoriamente non è più perpetua – conclude con un po’ di dispiacere – ma solo dalle 7 alle 22. In modo che venga unicamente chi abita qui vicino».
Giovanni Carnio