«Se la passeggiata diventa una marcia di gruppo, diventa un modo perfetto per agevolare il contagio anziché contenerlo». Il presidente del Veneto Luca Zaia tira le orecchie ai veneti per come si sono comportati nello scorso fine settimana.
Da troppe parti, infatti, si segnala la presenza di persone uscite per passeggiare o correre, che hanno fatto gli stessi percorsi, generando affollamenti nei medesimi tragitti.
«Ieri – continua Zaia – ho avuto notizia di tante passeggiate iniziate in solitarie e andate avanti in forma collettiva, su piste ciclabili e in parchi. Se i veneti pensano che questo sia il modo responsabile di contenere il Coronavirus, sbagliano. Se non limitiamo il contagio, avremo numeri altissimi: ho proiezioni di 5-600 persone in terapia intensiva contemporaneamente».
Su questo fronte Zaia invita quindi a un’ulteriore responsabilizzazione di ogni cittadino: «Capiamolo che la mia libertà finisce dove inizia la tua e che la libertà da preservare è quella di restare sani e non ammalarsi. Il decreto oggi in vigore del Governo scadrà il 25 marzo e io chiederò che venga inasprito».