Qualcuno ha pensato a una meteora, qualcuno a una scia d’aereo, che però non si muoveva; qualcuno ha acceso fin troppa fantasia. Fatto sta che le segnalazioni di questi giorni di un oggetto luminoso e stabile nel cielo di Venezia hanno una risposta: è il pianeta Venere.
Lo chiarisce Sergio Ortolani, professore ordinario al Dipartimento di Fisica e Astronomia Galileo Galilei dell’Università di Padova: «Venere, in questo mese, è prossimo alla massima luminosità, visto da Terra. In marzo Venere è il più brillante oggetto celeste, eccetto Sole e Luna, ed è ben alto in cielo al tramonto, grosso modo in direzione ovest».
Per questo Venere, in questo periodo, è un oggetto che attira particolarmente l’attenzione: «La sua luminosità – continua il docente – è tale da renderlo visibile anche con la luce del giorno e resterà tale anche durante il mese di aprile, quando si avvicinerà sempre più alla Terra (stiamo parlando di un centinaio di milioni di chilometri) e aumenterà ancor più la sua luminosità. Ma si avvicinerà anche alla direzione del Sole rendendosi così, verso maggio, più difficile da vedere». (G.M.)