È iniziata con una suggestiva escursione con le ciaspe, dal Rifugio Città di Fiume a Malga Prendera nel Gruppo del Pelmo, la prima gita dell’anno organizzata il 12 gennaio dall’associazione Giovane Montagna. Sono stati 53 i partecipanti, di cui 15 soci del Cai: «Ringrazio il Cai per questo gemellaggio. Siamo una ricchezza, due realtà che hanno portato la montagna in laguna. Spero che l’esperienza si rinnovi ancora» ha detto Tita Piasentini, quest’anno riconfermato presidente della sezione veneziana. L’anno appena trascorso per la sezione è stato positivo. Dodici infatti sono stati i nuovi soci, tra i 30 e i 50 anni, che hanno partecipato attivamente alle gite. Il numero complessivo dei soci, calcolate alcune defezioni principalmente di anziani che non riescono più a essere presenti alle attività proposte, si mantiene sui 150 iscritti. Ma nel 2020 sono già cinque da inizio anno i nuovi soci, tra cui una mamma con il figlio di 12 anni che, volendo condividere l’andar per monti e apprezzando gli itinerari proposti, hanno scelto la Giovane Montagna. «È segno positivo di un ricambio generazionale per l’associazione che ogni giorno deve fare i conti con lo spopolamento della città. Un segno significativo che dimostra che la voglia di fare associazionismo e condividere c’è ancora» dice Piasentini, spiegando che l’associazione di ispirazione cattolica ha valori profondi, come l’amore per il creato, l’accoglienza e la condivisione, da trasmettere alle future generazioni. Molto apprezzati sia gli itinerari escursionistici che quelli alpinistici. La gita con maggior affluenza è stata quella della ferrata alla Torre Toblin nell’accattivante panorama delle Tre Cime di Lavaredo, mentre entusiasmante è stato il Giro del Monviso.
Il programma di quest’anno. Quest’anno il calendario è altrettanto ricco e variegato. La Giovane Montagna ogni anno cerca di proporre gite che possano soddisfare tutti, dalle quelle più facili a quelle più tecniche. Per coinvolgere le fasce più giovani inoltre il nuovo consiglio direttivo, oltre a puntare sulla qualità, ha deciso di continuare e migliorare la strada della comunicazione via social sulla pagina Facebook, da poco rinnovata. Inoltre l’idea è di riproporre la gita dedicata alle famiglie con tanto di messa di ringraziamento su un bel prato. Prossima gita sarà quella con le ciaspe di domenica 26 alla Casera Pramosio nelle Alpi Carniche, seguita dal soggiorno invernale a Cavalese in Val di Fiemme dal 30 gennaio al 2 febbraio. Essendo stata molto apprezzata l’anno scorso, è stata riproposta per l’8 febbraio la ciaspolata notturna al chiaro di luna, quest’anno con partenza dal Lago Superiore di Fusine e arrivo al Rifugio Zacchi. A marzo è previsto invece il Rally intersezionale scialpinistico e la gara con racchette da neve a Gressoney, a cura della sezione di Genova. Il 4 aprile invece allenamento di arrampicata in falesia ed escursionismo da Cellino di Sopra a Casera Feron. Immancabile come ogni anno il trekking storico e naturalistico, quest’anno previsto in Tuscia tra il nord del Lazio e il sud della Toscana dal 23 al 26 aprile. Durante il trekking si visiterà Civita di Bagnoregio, cittadina arroccata su una rupe che, quasi del tutto abbandonata dagli abitanti, mantiene ancora inalterato il suo patrimonio storico e dove il tempo sembra essersi fermato. Un giorno invece sarà dedicato alla visita del Parco Archeologico della città antica di Vulci: «Oltre a visitare le tombe etrusche e il museo archeologico, verrà svolta una bellissima escursione percorrendo sentieri attrezzati che si snodano lungo la strada basolata romana, tra resti di edifici antichi, a partire dall’epoca etrusca, fino a raggiungere l’incantevole laghetto del Pelicone – dice Piasentini -. Un’ottima idea se si vuole abbinare l’archeologia alla natura». Durante il trekking inoltre si visteranno le città di Viterbo con il quartiere medievale e le cittadine arroccate sul tufo di Pitigliano e Sovana.
La benedizione degli attrezzi. Altro momento da condividere con tutte le sezioni d’Italia, questa volta organizzato dalla sezione lagunare, sarà la benedizione degli attrezzi prevista il 17 maggio in Val Seriana. A luglio di richiamo anche la ferrata delle tre Tofane al Rifugio Giussani e la traversata di 5 giorni sul Gran Paradiso. A settembre una gita con partenza da Sappada porterà al rifugio de Gasperi attraverso il sentiero attrezzato Corbellini. Il 3 e 4 ottobre saranno dedicati alla scoperta del Gigante dormiente nell’Alto Appennino Tosco Emiliano, mentre il 18 ottobre si torna alla roccia con falesiata ed escursionismo in Val Rosandra: da Bagnoli fino al Rifugio Premuda. Infine il programma 2020 si chiuderà a novembre con la marronata a Luserna nell’Altopiano dei Sette Comuni. «Ricordiamo che per partecipare alle gite è necessario iscriversi alla nostra associazione» chiarisce Piasentini.
Per consultare il calendario completo: www.giovanemontagnavenezia.it
Francesca Catalano