La matematica a tanti non va giù. Ma c’è chi la vive come un gioco con cui testare continuamente la propria intelligenza. Uno sport della mente che richiede allenamento costante in cerca di prestazioni sempre migliori.
Alessandro Lachin abita a Mestre e vive questa passione. Solo che ha appena 12 anni e nei calcoli si diletta sin dai tempi dell’asilo: faceva la somma dei punti che uscivano dai dadi nel gioco dell’oca. Poi l’interesse per le previsioni del tempo, il calcolo delle ore ai diversi fusi del pianeta…
Per lui è un vero divertimento. Lo conferma il papà, Roberto, che racconta della volta in cui Alessandro ha scoperto l’abaco giapponese, il “soroban”. Glielo regalò la mamma, con una felice intuizione. Erano in Giappone, dai nonni materni: «Se ne è appassionato subito… ha voluto provare a fare un corso di soroban. Tornato in Italia non lo ha più abbandonato. Da autodidatta ogni sera si allena per circa un’ora». Con tecniche diverse e calcoli sempre più complessi.
Il piccolo Alessandro inizia a centrare piazzamenti in gare di calcolo mentale che è ancora in quinta elementare: nel maggio del 2018 si piazza 11° in una gara nazionale… per studenti delle superiori. Nel 2019 colleziona i primi successi, anche in televisione (vince una puntata del programma Superbrain, in prima serata su Rai 1).
A riportarlo alla ribalta di recente è stato il premio internazionale vinto nella categoria “Matematica”, il 9 novembre scorso: un riconoscimento intitolato a Giuseppe Sciacca, studente di architettura, morto per un incidente col paracadute, e distintosi per qualità umane e virtù cristiane. Il premio viene assegnato a nove giovani talentuosi in vari campi di studio. La cerimonia si è tenuta in Vaticano, alla Pontificia Università Urbaniana, davanti a numerose autorità ecclesiastiche, politiche e militari. E gli ha portato in dote una coppa, un diploma e una medaglia commemorativa, dono del Presidente della Repubblica.
Tramite il papà, Alessandro desidera far sapere «che la matematica non è solo una materia di studio ma può anche essere vista come un divertimento in grado di far appassionare la gente».
Ora il ragazzo frequenta la seconda media al S. Caterina di Alessandria, a Mestre. Ma questi sono mesi di “open day” nelle scuole superiori: porte aperte per chi desidera orientarsi nella scelta. Alessandro ne sta già approfittando per capire cosa fa meglio per lui: se l’istituto tecnico aeronautico o un altro indirizzo.
Da bravo matematico si prende per tempo.
Giovanni Carnio