Un assegno pre-natale, sin dai primi mesi della gravidanza per sostenere i costi legati all’attesa e alla nascita di un bebè. Accessi gratuiti ai nidi, con priorità per le famiglie più in difficoltà o con disabili a carico. Incentivi e fondi speciali per le amministrazioni comunali che introducano orari flessibili nei servizi per la prima infanzia, aiutando così i genitori a conciliare famiglia e lavoro, e che offrano servizi a tariffa scontata per i nuclei familiari con figli orfani di uno o di entrambi i genitori.
Sono alcune delle misure contenute nel disegno di legge della Giunta regionale veneta a sostegno della famiglia, approvata giovedì 12 dalla commissione sanità del Consiglio veneto.
La dote economica messa in campo dalla Regione per il primo anno ammonta a 4,5 milioni di euro. Vi confluiscono alcuni interventi già avviati nel corso di questa legislatura: gli aiuti per i genitori soli, vedovi, separati o divorziati, con figli a carico; e quelli per le famiglie numerose a basso reddito, o con parti trigemellari. Misure alle quali sarà garantita continuità nell’ambito della programmazione prevista dalla nuova legge per la famiglia.
Fra le altre misure previste anche un fondo regionale per le famiglie monoparentali, cioè i genitori soli, vedovi, separati o divorziati, in difficoltà economica. Inoltre, sportelli per la famiglia, dove le coppie con figli possano trovare un punto di riferimento e di mediazione familiare nei momenti di difficoltà, sia relazionale che materiale.
«Mi auguro – afferma l’assessore regionale alla sanità e al sociale, Manuela Lanzarin – che ora l’aula consiliare possa pronunciarsi al più presto e che questo provvedimenti diventi velocemente legge – dichiara Lanzarin – Il calo delle nascite e la fragilità della famiglia sono la prima grande emergenza sociale del Veneto. Se le culle restano vuote e le famiglie si fanno sempre più sottili e fragili, la prospettiva non può che essere quella del declino demografico, sociale, culturale ed economico. Ecco perché vogliamo investire risorse nel sostegno alla natalità e alla genitorialità, aiutando i genitori e le comunità ad essere accoglienti verso le nuove vite, sin dal loro concepimento».