Sono spuntati come funghi negli ultimi anni, prima a Venezia e di recente anche a Mestre. Sono i bancomat (in gergo tecnico Atm) gialli e blu della società Euronet. All’estero sono presenti da parecchi anni e adesso si stanno diffondendo anche nella nostra città. La loro crescita è favorita dalla diminuzione degli sportelli bancari. Molte filiali di banca in centro storico hanno chiuso i battenti e con esse se ne sono andati anche i bancomat. Ma se gli sportelli erano utilizzati perlopiù dai residenti, in continuo calo e mediamente in età avanzata, e dunque non più convenienti per le banche, diversamente i bancomat vengono utilizzati da centinaia di migliaia di turisti: un mercato ghiotto, dunque. A fiutare per primo l’affare è stato il colosso americano Euronet (bancomat, pos, money transfer) attivo in oltre 20 Paesi nel mondo e ormai ben presente anche in Italia, principalmente nelle località turistiche.
Già 50 bancomat in centro storico. Oltre alla cinquantina di bancomat presenti in centro storico (da Euronet Italia fanno sapere che stanno aggiornando la presenza su Google Map) e alla decina a Mestre, ne sono presenti a Cavallino, Ca’ Savio (anche nei campeggi), Jesolo e a Lignano. Inoltre da Euronet fanno sapere che presto ne apriranno anche a Bibione, Chioggia e Sottomarina. La particolarità di questi bancomat, in quanto appartenenti non a una banca ma a una società privata (che a Venezia vengono ricaricati di denaro dalla Civis), è quella di essere posizionati all’esterno o più spesso all’interno di locali commerciali, tra cui tabaccherie e negozi di artigianato locale ma anche negli hotel. A Mestre ce ne sono in stazione ferroviaria e nei nuovi ostelli di via Ca’ Marcello, all’hotel Plaza, all’hotel Ambasciatori, all’hotel Delfino, oltre a due nei tabaccai di via Piave. Uno è presente anche all’aeroporto Marco Polo. A Venezia sono ormai sparsi in tutta la città, tra cui ovviamente le aree più frequentate dai turisti come San Marco, piazzale Roma (quattro) e stazione Santa Lucia. Ma anche, come si diceva, in zone in cui le banche (con i relativi bancomat) se ne sono andate lasciando campo libero a realtà come queste.
La commissione? In linea con le altre banche. Ed è proprio per questa diffusione così capillare che il loro utilizzo da parte dei veneziani non è così limitato come si potrebbe pensare. Infatti da Euronet fanno sapere che, mentre qualche anno fa la quota di utenti stranieri superava il 90%, ora si attesta “solo” al 70% con un buon 30% di locali. Favoriti anche dal fatto che, sempre secondo quanto riferisce la società americana, la commissione per il prelievo di contante presso i loro bancomat non è più elevata di quella di un prelievo da un qualsiasi bancomat diverso da quello della propria banca: in teoria i soliti 1,5 o 2 euro.
Si lavora sui grandi numeri. Resta comunque il fatto che la stragrande maggioranza degli utilizzatori sono i turisti, soprattutto quelli extra-Ue nei cui Paesi di provenienza vi è una valuta differente rispetto all’euro. Secondo Euronet, infatti, questi sportelli offrono il vantaggio, rispetto ai servizi di cambio di banche e agenzie, di richiedere una commissione più bassa al turista grazie alla disintermediazione ovvero l’assenza di dipendenti. Il margine sulla singola operazione non è elevatissimo ma, precisa Euronet, il guadagno sta sulla quantità visto l’elevato numero di bancomat della propria società presenti nelle principali realtà turistiche di moltissimi Paesi in tutto il mondo.
Da 100 a 500 euro per chi li ospita. Euronet quindi ci guadagna con le commissioni di prelievo e di cambio, i commercianti non ricevono grandi cifre per la loro installazione, ma evidentemente ritengono che sia comunque un affare. A seconda se la zona sia più o meno frequentata dai turisti, si viaggia tra i 100 e i 500 euro mensili. Vi sono sportelli, in particolare quelli posizionati negli stabilimenti balneari come a Jesolo, dove il canone è pari a zero. Il margine, funzionando solo d’estate, non c’è: in questo caso gli operatori della cittadina balneare veneziana ritengono di offrire un servizio ai turisti, anche se non vi è alcun guadagno. Per lo stesso motivo Euronet spegne circa il 20% dei bancomat presenti a Venezia (quelli non profittevoli) durante il periodo invernale.
Marco Monaco