In una Venezia flagellata e così duramente provata, in tutte le sue componenti, dall’emergenza acqua alta di questi giorni si sta per riproporre l’importante e sentito appuntamento annuale della Madonna della Salute con cui l’intera città intende rinnovare l’antichissimo “voto”. La tradizionale festa veneziana – da sempre accompagnata da una forte partecipazione popolare – risale infatti a quasi quattro secoli fa, nel 1630, quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione della terribile pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare.
L’apertura ufficiale e la benedizione del ponte votivo sul Canal Grande è fissata per martedì 19 novembre alle ore 14.30, presso il traghetto di S. Maria del Giglio e alla presenza del Sindaco, delle autorità cittadine e del Patriarca. Subito a seguire, alle ore 15.00 e presso il Seminario Patriarcale alla Salute, si terrà la presentazione del libro (edizioni Marsilio) “White Marble and the Black Death. Il marmo bianco e la peste nera” sulle opere dell’altare maggiore della basilica; interverranno all’incontro il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, la presidente della Fondazione Venetian Heritage Onlus Valentina Marini Clarelli Nasi e l’amministratore delegato di Marsilio Editori Luca De Michelis. Il volume è stato pubblicato grazie al sostegno di Venetian Heritage (v. sotto).
Le opere barocche dell’altar maggiore della basilica della Salute: martedì 19 novembre (ore 15.00 in Seminario) viene presentato il libro “Il marmo bianco e la peste nera”
Fu un artista fiammingo a ricevere nel 1670, quarant’anni dopo il voto che portò a realizzare la basilica della Salute, l’incarico di decorare il presbiterio e l’altare maggiore. Si trattava di Giusto Le Court, scultore arrivato a Venezia da Amsterdam nel 1655 e che nel giro di pochi anni avrebbe monopolizzato la scena artistica lagunare, inaugurando la stagione della scultura barocca veneziana.
Un nuovo volume illustrato – curato da Maichol Clemente (giovane studioso di scultura veneta del Sei e Settecento) e con le fotografie scattate per l’occasione da Marco Furio Magliani e Mauro Magliani – si concentra proprio sul gruppo eseguito da Le Court per l’altare maggiore e in cui il voto, sotto forma di allegoria, prende realmente vita. Il libro desidera perciò celebrare una delle massime espressioni del barocco veneziano, le opere dell’altare maggiore della basilica del Longhena e il grande artista – Giusto Le Court – che le realizzò.
Il testo si intitola (è bilingue, in italiano e inglese, per le edizioni Marsilio) “White Marble and the Black Death. Il marmo bianco e la peste nera” e verrà presentato presso il Seminario Patriarcale di Venezia nel pomeriggio di martedì 19 novembre, alle ore 15.00, subito dopo l’apertura ufficiale del ponte votivo della Salute. Interverranno all’incontro il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, la presidente della Fondazione Venetian Heritage Onlus Valentina Marini Clarelli Nasi e l’amministratore delegato di Marsilio Editori Luca De Michelis. Il volume è stato pubblicato grazie al sostegno di Venetian Heritage. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.