Sembra aver trovato una soluzione la questione aperta, ormai da un anno, del restauro del campanile a vela della chiesa di S. Giacometto, a Rialto, la più antica della città e data in concessione all’Arciconfraternita di S. Cristoforo e della Misericordia nel 1932 dall’allora Patriarca La Fontaine. Dopo svariate ricerche d’aiuto andate a vuoto, nei giorni scorsi due società milanesi hanno lanciato l’offerta: finanziare i lavori, della spesa di 130mila euro, in cambio di un banner pubblicitario da installare per un anno e mezzo sulla parete destra e dietro l’abside della chiesa. Certo, non vanno dimenticati i 50mila già ricevuti da privati cittadini che hanno preso a cuore la causa, fra loro anche la Scuola Grande di San Teodoro e la Fondazione elvetica Cattaneo. Cifra tuttavia non sufficiente per ricoprire il costo dell’intero intervento. «Sono sincero – afferma il presidente dell’Arciconfraternita, Giuseppe Mazzariol – all’inizio ero contrario alla soluzione pubblicitaria, ma ho capito che non ci sono alternative. Ho bussato a tutte le porte, anche alle associazioni internazionali impegnate nella salvaguardia del nostro patrimonio, ma senza ottenere risposta. Il nostro Consiglio si è riunito giovedì scorso e, all’unanimità, mi è stato chiesto di prendere contatti con gli sponsor che si sono fatti avanti».
Orologio ok, campanile da salvare. Se nell’ottobre 2018 la lancetta dell’orologio che dà sul campo è tornata al suo posto, destino diverso è toccato al campanile d’impronta rinascimentale. Un gioiello costruito dopo che il primo – in cotto e posto frontalmente all’attuale chiesa – venne distrutto da un incendio nel 1514. La struttura portante delle campane è caratterizzata da profili in ferro ancorati sulle colonnine in marmo che costituiscono il campanile. Ed è proprio sulla struttura che sono state riscontrate importanti lesioni provocate dal movimento delle campane e dalla ruggine dei ferri di sostegno, motivo per il quale tutte e tre – ora legate – non suonano più da mesi, per scongiurare distaccamenti marmorei. «Dal novembre scorso – dice Mazzariol – il campanile è stato messo in sicurezza attraverso un’impalcatura, in quanto compromesso. Il tutto sempre sotto il controllo della Sovrintendenza. Gli interventi da attuare? Oltre al restauro del marmo, è previsto il rifacimento del sistema elettrico che fa funzionare le campane. Confido che i lavori inizino entro il primo semestre del 2020». E il finanziamento annunciato pare possa comprendere anche l’intervento di recupero di una vecchia meridiana che si trovava sulla parete lato ponte di Rialto.
Il “Misericordia Day”. Sabato scorso, intanto, si è svolta l’ormai consueta festa annuale dell’Arciconfraternita i cui volontari, circa 250, offrono assistenza tra le corsie principali degli ospedali, dando per esempio una mano agli infermieri nell’orario dei pasti. «Sono molto soddisfatto di come si è svolta la giornata», il commento del presidente. Nel corso della giornata non sono mancate le dimostrazioni di primo soccorso, così come il controllo dei parametri vitali che ha riscontrato grande interesse fra i passanti. Infine, la Messa solenne, presieduta da mons. Orlando Barbaro, al termine della quale sono stati premiati 30 volontari con alle spalle dai 5 ai 25 anni di servizio, gremita di autorità civili e militari. «Tra i nostri servizi gratuiti c’è anche quello dell’ambulatorio, nato per gli extracomunitari ma oggi rivolto anche ai veneziani pensionati che hanno bisogno di visite specialistiche, sempre più in aumento. Inoltre è il secondo anno che l’Ulss ha rinnovato una convenzione gratuita affinché i nostri medici possano accedere al carcere femminile della Giudecca. Il mio bilancio? È molto positivo».
Marta Gasparon