Tre muri da abbattere. E’ questo, in estrema sintesi, l’obiettivo della 93ma Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 20, nel Mese Missionario Straordinario indetto da Papa Francesco. «Il titolo del presente messaggio – scrive infatti il Papa nel messaggio per la Giornata – è uguale al tema dell’Ottobre missionario: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”. Celebrare questo mese ci aiuterà in primo luogo a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo».
I muri da abbattere. Ritrovare il senso missionario della fede significa, dunque, abbattere tre muri: lo suggerisce don Paolo Ferrazzo, Direttore dell’Ufficio per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese della Diocesi di Venezia. «Il primo muro è quello tra fede e vita», spiega riferendosi a quello scollamento che tuttora sussiste tra la vita di ogni giorno e il Vangelo. «Il secondo muro – prosegue – è tra noi», cioè all’interno delle comunità: «Bisogna abbattere i muri che separano i singoli gruppi, le associazioni, le diverse realtà». E alla fine si arriva al muro che divide noi e gli altri. La “Chiesa in uscita” auspicata da Papa Francesco vuole abbattere proprio questo tipo di muro, così come fanno i tanti missionari che si recano nei luoghi più remoti della terra, aderendo nei fatti al decreto “Ad Gentes”: «Loro – sottolinea don Ferrazzo – hanno già abbattuto quei muri, che però troppo spesso qui da noi rimangono in piedi». Ecco allora che la Giornata Missionaria Mondiale non è rivolta solo alla missionarietà verso le realtà più lontane, ma anche (e soprattutto) al richiamo di Papa Francesco alla conversione missionaria di tutta l’azione pastorale. «Significa – aggiunge don Paolo – far sì che tutti i battezzati si sentano responsabili della missione di annunciare il Vangelo, in tutti gli ambienti e in ogni situazione». Il Mese Missionario Straordinario ha proprio questa finalità, così come la Giornata di domenica: oltre alla lettura di alcune intenzioni nella Preghiera dei Fedeli, saranno raccolte le offerte da destinare alle “giovani chiese”, nell’ottica della solidarietà e della sussidiarietà.
La Veglia missionaria. A tutti, inoltre, viene proposta la partecipazione alla Veglia missionaria diocesana, che si terrà sabato 19 ottobre (ore 20,30) presso la chiesa San Carlo dei Padri Cappuccini, in via Cappuccina a Mestre. «Nessuno – è l’invito di Papa Francesco – rimanga chiuso nel proprio io, nell’autoreferenzialità della propria appartenenza etnica e religiosa. Perché la Pasqua di Gesù rompe gli angusti limiti di mondi, religioni e culture, chiamandoli a crescere nel rispetto per la dignità dell’uomo e della donna, verso una conversione sempre più piena alla Verità del Signore Risorto che dona la vera vita a tutti». (S.S.L.)