«L’esperienza associativa mi ha aiutato a crescere e ad imparare competenze che neanche l’Università ti trasmette: per questo se uno viene dall’Azioen cattolica lo riconosci subito, dallo stile, anche senza saperlo».
Francesco Sordi, 38 anni, sposato con Erika, due figli. Vive alla Favorita, a Mestre, ma ci tiene a dire che è nato e cresciuto a Preganziol. Dopo la laurea in Relazioni Pubbliche alla sede di Feltre della “Libera università di lingue e comunicazione IULM” vive diverse esperienze lavorative nel mondo del marketing e della comunicazione aziendale. Fino a che non comprende che ci può esser un altro modo per fare bene questo lavoro: due studiosi del Mit di Boston attorno al Duemila si sono domandati in modo rigoroso: «Perché tutti i settori di ricerca applicano il metodo scientifico alle loro indagini e noi nel marketing non lo facciamo?».
Da qui si sono aperte le nuove frontiere del marketing scientifico, ormai diffusissimo negli Stati Uniti, ma meno noto alle aziende europee, soprattutto in Italia. «Per questo nel 2017 ho deciso di aprire la mia start-up e di approfondire questo metodo: ora lavoro con tutti i tipi di aziende, da una multinazionale israeliana che fa concimi ad una piccola azienda locale che fa ceste di Natale: ovviamente con approcci diversi».
È un po’ stanco, ci dice, perché è rientrato appena la sera prima da Bari, al termine di un giro di clienti nel Meridione. «Tuttavia cerco di essere presente come papà, per cui se non devo andare fuori città per lavoro porto i bambini a scuola».
Francesco non si è limitato ad applicare questo metodo, ma lo ha anche studiato, al punto tale da scriverne delle pubblicazioni divulgative. È stato il primo in Italia a pubblicare un manuale sul marketing scientifico con il titolo “Evolvi il tuo marketing – Il marketing strategico e scientifico”.
Il suo ultimo libro, “Marketing Scientifico: Analisi Mirate, Strategie Efficaci, Azioni Precise Per Emergere e Competere” è edito da Flaccovio di Palermo, casa editrice tra le più significative nel settore marketing, vuole essere una guida per le aziende.
E non solo: è docente dello Iusve, dove sta trasmettendo queste competenze: «Al momento non ho ancora trovato un’altra università italiana dove si insegna questa disciplina: se c’è, si nasconde bene. Il problema del mercato italiano – continua Sordi – è che il marketing sembra sempre qualcosa di fumoso, basato spesso sul “si dice” o sulla rete delle conoscenze. Molti si propongono come consulenti di marketing anche se curano solo un sito».
Appunto, il web: Sordi nel 2018 ha lanciato la prima app al mondo, rivolta alle aziende, per fare strategia e analisi attraverso l’elaborazione dati: si chiama “Surf the market”.
Tra tutte queste esperienze, Francesco riconosce un ruolo forte alla sua appartenenza all’Azione Cattolica. Il “merito” va però tutto alla sua compagna: «Ho conosciuto Erika, che sarebbe diventata mia moglie, alle superiori: è stata lei a portarmi in Ac. Nel giro di un anno sono stato coinvolto: prima di Erika non mettevo piede in parrocchia dai tempi della Cresima. Poi ho scoperto e vissuto l’esperienza del servizio che mi ha dato molto. Chi mi ha insegnato a fare verifica dopo una sessione di lavoro? Chi mi ha insegnato a radunare le persone in una azienda per fare squadra? Chi mi ha insegnato a sganciarmi emotivamente per entrare in uno spirito di servizio? Chi mi ha insegnato a tradurre in un linguaggio semplice dei contenuti complessi? Solo l’esperienza di educatore in Acr, non l’Università».
Una palestra di vita dunque. Dall’amore all’esperienza dell’incontro con Cristo nella comunità, che si fa servizio. Ma ci tiene a precisare: «Rispetto ad altri uomini sposati di Ac, ad altre famiglie, sento che ho ancora molta strada da fare».
Intanto però con Erika e un’altra coppia della parrocchia della Favorita (S. Maria del Carmelo) sta facendo anche il catechista: «Stiamo preparando i bambini di terza elementare al sacramento della Riconciliazione, con un percorso che prevede degli incontri alla domenica con le famiglie e poi alcuni momenti educativi solo con i bambini: in questo modo i figli vivono una esperienza condivisa con i genitori, in cui mamme e papà partecipano alla proposta». Un modo per non trasformare il catechismo in una forma di “scuola” o peggio di “parcheggio”, ma per condividere in modo bello l’incontro con il Signore.
Marco Zane
Domenica 20 ottobre, all’Istituto Berna di Mestre, festa diocesana in occasione dei 50 anni dell’Azione cattolica ragazzi. Il programma della giornata prevede dalle ore 9 l’accoglienza presso la palestra del Berna. A seguire la preghiera iniziale e i giochi insieme (ragazzi, educatori e famiglie). Dopo il pranzo condiviso si procederà alle attività suddivisi per settori. In questa fase si dedicherà uno spazio formativo ai genitori e contemporaneamente vi sarà l’accoglienza dei nuovi giovanissimi in Acg. Alle 15.45 la conclusione con l’atto più importante e solenne: la Santa Messa