13.000 anziani residenti in più in dieci anni, limitata crescita del benessere economico, solo 4,6 domande di Reddito di Cittadinanza accolte ogni mille abitanti.
Sono i numeri che emergono dall’indagine sui bisogni emergenti nel distretto Dolo – Mirano “I nuovi profili di fragilità”, curata da Luca Romano, direttore di Local Area Network per conto di Confcooperative, Cooperativa Primavera e Cooperativa Il Villaggio Globale.
In questo contesto, emergono dei nuovi profili di fragilità sociale: le persone anziane, le persone con disabilità o invalide/non autosufficienti sole, le donne vittime di violenza domestica e i minori in condizioni di disagio, le persone che hanno subito traumi come fallimenti aziendali, rottura famigliare, perdita del lavoro e che maturano effetti depressivi, facendo un uso consolatorio di sostanze o alcol.
Parecchie di queste persone in genere non sono intercettati dai servizi socio–sanitari, all’inizio per pudore del soggetto, e si rivolgono invece alle strutture sanitarie-pronto soccorso, con costi sociali elevatissimi.
Il primo e più ravvicinato incontro di solito avviene con il volontariato (parrocchia, Caritas) o con il terzo settore e l’impresa sociale. In questo senso, il mondo della cooperazione può collaborare efficacemente – dicono gli organizzatori del convegno – in ottica di welfare di comunità e di sostenibilità economica.