Su 45 controlli a bed & breakfast e affittacamere, a Venezia e a Mestre, la Guardia di Finanza ha accertato 37 irregolarità per esercizio abusivo delle attività, impiego di personale in nero o irregolare, mancata certificazione dei corrispettivi incassati.
È il bilancio di un apposito team della Guardia di Finanza di Venezia, che da mesi collabora a stretto contatto con gli uomini del Corpo della Polizia Municipale del capoluogo, e che sta passando al setaccio il settore delle ricettività extralberghiera a Venezia, per scovare gli abusivi e contrastare l’evasione e il sommerso.
I finanzieri del 1° e del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, in collaborazione con analoga squadra specializzata della Polizia Municipale, hanno eseguito nei primi mesi di quest’anno, appunto, 45 controlli.
Ammontano a più di 120.000 euro le sanzioni amministrative comminate ai responsabili delle irregolarità.
Per 22 gestori è anche scattata la denuncia per non aver ottemperato agli obblighi di comunicazione delle presenze imposti dall’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Oltre ai rilievi amministrativi, la Guardia di Finanza sviluppa sistematicamente i profili fiscali connessi alle situazioni di abusivismo individuate.
In questo ambito, tra il 2017 e l’anno in corso, le verifiche eseguite dai finanzieri di Venezia ad attività ricettive non in regola con la normativa fiscale hanno fatto emergere ricavi non dichiarati per oltre 1,5 milioni di euro, I.V.A. evasa per altri 290.000 euro e imposta di soggiorno dovuta per più di 10.000 euro.
Tra i gestori verbalizzati non solo cittadini italiani ma anche numerosi cittadini di origine straniera, in specie coreana, cinese e bengalese.
Le attività ispettive hanno preso spunto in molti casi dall’analisi dei dati presenti nei portali internet specializzati.
Molto importanti si sono rivelate anche le segnalazioni dei cittadini raccolte dall’apposito portale “GeoIDS” allestito dal Comune di Venezia.
Svariate le casistiche di irregolarità individuate.
Una struttura in sestiere Dorsoduro, gestita da un coreano e dichiarata quale B&B, era in realtà un ostello totalmente abusivo, nel quale, a fronte dei 9 posti letto dichiarati, ne erano stati allestiti addirittura 28.
In un altro caso, nel sestiere Cannaregio, un cittadino italiano è stato scoperto a gestire 4 distinti appartamenti adibiti a locazione turistica, per i quali non era stata inoltrata alcuna denuncia alle autorità; uno di questi risultava addirittura accatastato come ufficio.
Nella stessa zona, i finanzieri hanno intercettato una comitiva 6 turisti asiatici che, armata di trolley e valigie, stava lasciando la struttura alloggiativa in cui aveva pernottato.
I successivi approfondimenti hanno permesso di constatare che al gruppo non era stato rilasciato alcun documento fiscale a fronte del pagamento di 560 euro per il pernottamento.
Inoltre, la struttura era carente dei requisiti igienici minimi e le pareti interne erano state abbattute abusivamente, per trasformare le 5 camere presenti in 3 camere molto più grandi, aumentando così il numero di posti letto per ogni singolo locale e abbassando i costi di gestione della struttura.
A Dorsoduro, i finanzieri hanno individuato in un B&B 3 lavoratori di nazionalità coreana impiegati in nero in mansioni di receptionist e assistenza per il servizio di colazione; immediata la contestazione al gestore che, aderendo alla procedura di diffida intimatagli dai militari, ha optato per il pagamento immediato di una sanzione amministrativa di 6.000 euro.
A Mestre è stato effettuato un controllo ad un B&B gestito da un cittadino cinese che continuava ad operare nonostante avesse già ricevuto apposita diffida ad esercitare l’attività in quanto sprovvisto delle necessarie autorizzazioni.
Nella zona di Marghera è stato poi intercettato un cittadino cinese che ha affittato ad un connazionale un locale di sua proprietà per circa 800 euro mensili, senza ottemperare ai relativi obblighi di dichiarazione, così sottraendo a tassazione affitti incassati per circa 35.000 euro.
Il team delle fiamme gialle del 1° e del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, avvalendosi della preziosissima collaborazione della Polizia locale, continuerà a operare con incisività nel settore dell’abusivismo ricettivo a Venezia, che costituisce una grave minaccia per gli equilibri di lecita concorrenza tra imprese e un moltiplicatore di fenomeni di evasione fiscale e lavoro nero.