Vi sono terre che da secoli sono attraversate da popoli e culture. Terre di confine, di passaggio e di molteplici appartenenze. Terre rese dalla loro morfologia una sorta di collegamento tra “mondi”.
Su questi temi i giovani di Azione Cattolica della diocesi di Venezia hanno deciso di confrontarsi in un campo scuola inter-associativo, insieme ad alcuni giovani della diocesi di Gorizia.
A Montefosca, piccola frazione di Pulfero in provincia di Udine, dal 12 al 18 agosto, questo gruppo di universitari e lavoratori vuole abitare i confini toccando temi storici e politici che vanno dalla fondazione del Patriarcato di Aquileia, alla nascita del regno Longobardo fino alla triste vicenda degli esuli istriani e della divisione della città di Gorizia.
Il tema “Oltre i confini”, vuole essere anche un’opportunità per analizzare quanto la civiltà cristiana sia stata capace di plasmare e unire questi popoli che hanno abitato le Alpi Carniche e tutta l’area dei fiumi Natisone e Tagliamento. Una giornata di uscita sarà dedicata alla visita di Caporetto, in Slovenia, teatro di una nota, tragica battaglia, per commemorare i cent’anni dalla conclusione della Prima Guerra Mondiale.
Come è nata l’idea di organizzare questo campo con l’Ac di Gorizia? Lo spiega Pietro Salvador, vice presidente per il settore Giovani dell’Azione Cattolica di Venezia: «Dopo il gemellaggio ad Aquileia lo scorso 25 aprile delle nostre due realtà, vissuto a Aquileia, Chiesa Madre delle Chiese del Nord-Est, credevamo fosse importante andare oltre i confini, anche nelle nostre relazioni, per guardare dalla storia verso il futuro. Vivere il campo, approfondendo gli eventi legati al confine orientale italiano, dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale e i temi connessi, come le foibe e l’esilio istriano, sono l’occasione per toccare anche il tema importante della nostra appartenenza all’Unione Europea e quindi, alla pace e alla convivenza tra popoli diversi».
Questioni che appaiono quantomeno “calde” e discusse, vista la recente proposta di erigere delle barriere di protezione dei confini in alcuni punti critici, presentata recentemente da Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Marco Zane