«La situazione è insostenibile», affermano gli agricoltori di Coldiretti: «Interi frutteti, coltivazioni di ortaggi, piante e vivai divorati dalla cimice ingorda, che solo in Veneto ha prodotto danni per cento milioni di euro».
Il conto è stato presentato oggi a Mestre in Coldiretti Veneto all’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan dal direttore Pietro Piccioni e dai dirigenti di tutte le province, che registrano perdite di raccolto fino al 70%.
Maggiormente colpite nel veneziano le aziende con frutteto che arrivano a perdere, come è avvenuto ad un’azienda di Cavarzere di 30 ettari, il 100% della produzione biologica di pere e mele. Anche i cereali risultano fortemente danneggiati dalla cimice asiatica. Il frumento colpito dall’insetto non è panificabile, il suo utilizzo è limitato al consumo zootecnico, così come le coltivazioni di mais verranno compromesse non solo nella quantità ma anche qualitativamente.
La situazione è complessa e preoccupante poiché le soluzioni adottate non hanno riscosso successo: dal ricorso agli agrofarmaci all’impiego delle reti.
Per questo gli agricoltori si affidano all’unico antagonista: la vespa samurai la cui sperimentazione in laboratorio ha dato ottimi risultati.
«C’è da osservare – precisa Coldiretti – che la legislazione vigente in Italia non permetteva l’uso di specie alloctone fino ad ora. Recentemente però il Comitato Fitosanitario Nazionale ha dato l’ok al ripopolamento in deroga di insetti contrastanti provenienti proprio dall’Estremo Oriente. Il 4 aprile scorso il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il regolamento. È dunque imminente la pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale. Sarà quindi necessario subito dopo procedere con le delibere regionali per non perdere ulteriore tempo».
L’assessore Pan, dal canto suo, ha garantito il suo impegno su tutti i fronti, sia a livello regionale che nazionale anche per dichiarare lo stato di crisi e attingere alle risorse del fondo per ristorare i produttori di frutta veneti riservandosi, comunque, di dare presto risposte nel merito.