Reti, materassi, frigoriferi, divani, assi di legno…: i rifiuti ingombranti, insomma. Secondo i dati del Gruppo Veritas la percentuale degli ingombranti abbandonati nel Centro storico ed isole è passata da 3.812 metri cubi del 2015 a a 1.813 l’anno scorso.
Dimezzati, insomma. Un segnale positivo dal punto di vista civico. Ma il fenomeno è ancora presente nonostante il Gruppo Veritas svolga un servizio a domicilio di raccolta dei rifiuti ingombranti di origine domestica, per di più gratuito se il materiale da asportare è inferiore o uguale al metro cubo.
“Basta contattare il numero verde 800 811 333 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30 (festivi esclusi) specificando il quantitativo e la tipologia del materiale da smaltire – spiega l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin. La maggior parte dei cittadini ha capito l’utilità del servizio e lo utilizza quando ne ha la necessità, ma resta qualche maleducato, a cui è importante far conoscere le opportunità offerte dal servizio che peraltro contribuisce al decoro urbano e non costa nulla ai cittadini”.
Altre possibilità per la prenotazione sono: il contatto mail voluminosi.venezia@gruppoveritas.it; il fax 041 7292045; l’ sms 3424112660. “Negli ultimi anni – aggiunge Federico Adolfo, direttore dei Servizi ambientali centro storico del Gruppo Veritas – è aumentato il numero degli appuntamenti per il ritiro degli ingombranti e sono diminuiti gli abbandoni, a dimostrazione che l’utenza ha compreso come si deve comportare. Siamo partiti quattro anni fa con circa 4 mila mc di rifiuti abbandonati e siamo arrivati a fine 2018 a 1.813 mc con 2-3 imbarcazioni che girano in maniera itinerante lungo i canali per asportare quanto viene segnalato dall’utenza privata e dai netturbini. Nel 2018 abbiamo registrato 1540 interventi”.
L’abbandono di rifiuti è sanzionato con multe da 167 euro. Nel 2018 le sanzioni elevate nel territorio comunale sono state complessivamente pari a 1793. Ma il trend per il primo semestre del 2019 è in crescita. Nel primo semestre del 2019 sono stati elevati 1210 verbali contro i 914 del 2018; 13.156 le ispezioni rispetto alle 11.572 dell’anno precedente; il valore delle sanzioni è pari a 212.504 euro contro 160.703 del 2018.