«L’episodio che si è verificato ieri, con l’aggressione ad opera di un gruppo di giovanissimi al personale che stava svolgendo il proprio lavoro sulla spiaggia a servizio dei nostri ospiti, ci lascia con un profondo senso di amarezza. Si tratta di un gesto che in qualità di sindaco condanno con forza e che non può essere tollerato in alcun modo». Lo scrive, in una riflessione indirizzata a tutti, il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia.
Ieri, nella zona di piazza Triste, una trentina di giovani hanno dato l’assalto ai bagnini e li hanno picchiati. La colpa dei bagnini – tre dei quali sono finiti in ospedale – era quella di aver cacciato dalle sdraio alcuni di quei ragazzi, che le avevano indebitamente occupate.
«La provocazione e la violenza non fanno parte del dna di Jesolo e dei suoi cittadini e nessuno deve sentirsi in diritto di macchiare la reputazione e l’immagine della nostra città. Questi giovani, oltre a dover rispondere di quanto fatto, porteranno il peso e le conseguenze del loro comportamento».
«Quanto accaduto – continua Zoggia – ci spinge però anche a riflettere sulla direzione che sta prendendo la società di oggi e in particolare i nostri giovani. Come sindaco e ancor più come padre, sono convinto che debba arrivare una risposta univoca da parte dell’intera società. Dalle famiglie, che sono chiamate per prime ad avere la responsabilità nell’educazione e nella formazione, le quali devono essere affiancate e sostenute dalla scuola, dalle parrocchie e da tutti quei soggetti che a vario titolo entrano in contatto con i giovani».
«Deve esserci – conclude il sindaco di Jesolo – una rete comune e tutti, famiglie e istituzioni, devono lavorare per formare le generazioni future ai valori del rispetto per gli altri, al rispetto delle regole. Non possiamo pensare di mollare la presa; al contrario, dobbiamo dimostrare di essere all’altezza del compito al quale siamo chiamati, ciascuno per la propria parte».