È pronto per essere esposto sul campanile della Chiesa di San Piero di Castello, l’arazzo prodotto dall’associazione “Un filo che unisce”, in occasione della sagra del santo patrono, dal 25 al 30 giugno: domenica 30 sarà il giorno clou con la messa celebrata dal Patriarca (ore 10,15).
E anche mons. Moraglia, potrà ammirare l’arazzo, le cui mattonelle ricamate a mano saranno vendute a partire da una base d’asta di 3 euro l’una con l’obiettivo di raccogliere fondi per il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Civile di Venezia.
Uncinetto, solidarietà e fantasia. Un’iniziativa benefica che unisce la comunità castellana intorno al lavoro manuale, il ricamo a uncinetto, svolto da una operosa comunità femminile presso il patronato Salesiano Leone XIII. Sia persone anziane che giovanissime, hanno avuto l’opportunità di usufruire di forme di aggregazione e di manualità alternative a quelle normalmente proposte in solitudine o tramite web. La rete del lago D’Iseo e le chiavi di san pietro all’uncinetto. Il grande arazzo è stato montato su una rete da pesca speciale, modificata con un reticolato più regolare, che è stata fatta arrivare da una ditta di Isola Bella del Lago d’Iseo. La Sagra di San Piero di Castello sarà anche abbellita dalle chiavi di San Pietro, poste sopra il portone di entrata della basilica, diverse da quelle tradizionali fatte in legno. Un tripudio di colori per un’opera, sempre a uncinetto, che simboleggia le varie sfaccettature del lavoro corale della comunità e l’impegno verso gli ultimi e i più piccoli attraverso lavori il cui ricavato va in progetti di beneficenza.
La vendita delle mattonelle. Le mattonelle lavorate a fili colorati di acrilico, con formato 40 x 40 cm, saranno vendute presso un banchetto apposito presente alla sagra e aperto tutti i giorni. «Le mattonelle si potranno prenotare e a fine sagra, quando l’arazzo sarà smontato, verranno consegnate agli acquirenti – spiega Ornella Bottion, l’ organizzatrice dell’iniziativa – nel nostro stand inoltre si potranno acquistare anche altri oggetti fatti ad uncinetto, come borsette od orecchini. Il ricavato della vendita sarà devoluto totalmente per l’acquisto di nuove apparecchiature destinate al reparto Pediatria dell’Ospedale Civile di Venezia».
Tutto per sostenere la Pediatria del Civile. L’iniziativa, che è partita dal patronato dei Salesiani di Castello, viene estesa ovviamente per l’assistenza dei più piccoli di tutta la cittadinanza. «Abbiamo scelto di attivare questo progetto rivolto al reparto pediatria dell’Ospedale Civile di Venezia perché la maggior parte di noi sono mamme, molto attente ai bisogni dei bambini. – continua Ornella – Lo stesso spirito del gruppo Un filo che unisce è nato per invogliare i bambini a riprendere i lavori manuali d’uso comune un tempo e adesso andati completamente in disuso. Molti bambini hanno aderito al gruppo di ricamo e lavorano con noi a uncinetto. Un’altra motivazione è anche quella di continuare ad avere un occhio di riguardo e continuità alle attività benefiche verso il reparto pediatria iniziate con l’operazione svolta a inizio anno, con la ridipintura del reparto, da parte degli studenti dell’istituto Guggenheim di Venezia». Per chi volesse unirsi al gruppo di ricamo, in vista della più impegnativa opera dell’albero di Natale ad uncinetto, la pagina facebook del gruppo è https://www.facebook.com/groups/537462993415296/.
Maria Giovanna Romanelli