Si inizia nel segno della collaborazione, e sarà anche quest’anno una festa nel segno del coinvolgimento di tutte le generazioni, dai ragazzi agli anziani.
È il Maggio gazzerese edizione 2019 (in partura una foto d’archivio), che il Comitato Festeggiamenti presieduto da Giuseppe Barbiero propone alla comunità parrocchiale della Gazzera, unendo iniziative collaudate e alcune novità.
Un avvio nel segno della collaborazione, perché venerdì 3 maggio, alle ore 21, si terrà un concerto-meditazione su “Maria, capolavoro di Dio”, offerto dal coro diocesano. E si terrà nella chiesa di Santa Barbara che, insieme ad Asseggiano e, appunto, a Santa Maria Ausiliatrice alla Gazzera, forma da qualche tempo una collaborazione pastorale.
Decisamente diocesano anche l’appuntamento di preghiera che si incastona in questo primo fine settimana di Maggio gazzerese: sabato 4, con ritrovo alle 7.30 a S. Barbara, ci sarà il pellegrinaggio mariano condotto dal Patriarca Francesco, che si concluderà attorno alle 8.30 proprio alla Gazzera, con la Messa e la colazione insieme.
Domenica 5, poi, il pomeriggio è dedicato alla festa del basket. Il Maggio gazzerese si impernia su alcuni momenti clou: il principale sarà quello di domenica 26, con la processione mariana delle ore 18. Quest’anno inoltre, la statua della Madonna che viene portata in processione – e che è stata realizzata esattamente 90 anni fa – godrà di un piccolo ma significativo intervento di restauro conservativo.
Due giorni prima, venerdì 24 alle 19, celebrazione eucaristica con la partecipazione di sacerdoti e fedeli da tutto il vicariato. La domenica precedente, il 19 maggio, si rinnova l’appuntamento con il torneo calcistico “Don Cristiano”, intitolato al giovane cappellano alla Gazzera, morto quasi vent’anni fa. Quest’anno saranno dieci le squadre partecipanti al torneo.
Numerose altre le iniziative, dal teatro alla musica, che si possono conoscere nel dettaglio scorrendo il calendario degli appuntamenti nella pagina Facebook del Maggio gazzerese.
«Quel che ci preme – sottolinea Andrea Mialich, da sempre animatore del Maggio alla Gazzera – è il coinvolgimento di tutte le generazioni della parrocchia. Ci sono i ragazzini che servono ai tavoli e ci sono gli anziani, che cucinano e danno una mano nel servizio, oltre agli adulti che coordinano e si occupano di alcuni lavori più faticosi. È un incontro di tutte le fasce d’età, che si conoscono e collaborano».
E alla Gazzera c’è anche l’“intersezione” delle competenze nel servizio: ci sono primari ospedalieri e docenti nei licei che svestono l’abito professionale e il ruolo sociale normalmente ricoperti e si mettono a spostare panchine e tavoli.
Il Maggio gazzerese, infine, è anche occasione per migliorare la dotazione strutturale della parrocchia: è successo negli anni scorsi con la realizzazione del campo da basket e della tensostruttura al cui riparo si può cenare. Con le risorse raccolte l’anno scorso si è stavolta provveduto a rinnovare frigoriferi e freezer e a noleggiare la “casetta del bar”. Per un Maggio decisamente all’insegna della comunità.
Giorgio Malavasi